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Il brano dell’evangelista Luca,uno dei più belli e suggestivi del nuovo Testamento,è ricchissimo di risonanze bibliche che i Padri della Chiesa,gli autori spirituali e soprattutto gli esegeti,in questi ultimi anni, si sono preoccupati di evidenziare,cogliendone la ricchezza di significato e la stupenda architettura stilistica.
A noi interessa cogliere qualche frammento del ricchissimo messaggio contenuto nell’Annunciazione,per interrogarci sulle risonanze che esso può avere nel nostro vissuto quotidiano,perché la Parola di Dio ci interpella sempre personalmente ed è una discreta,ma forte proposta di dialogo da parte di Dio, che postula necessariamente la risposta dell’uomo.
“Entrando da lei,(l’Angelo) disse:”Ti saluto, piena di grazia,il Signore è con te’.
Giovanni Paolo II,sottolineando l’eccezionalità di questo saluto,ne coglie il significato profondo”Qui si tratta di una benedizione singolare tra tutte le ‘benedizioni spirituali in Cristo’.Nel mistero di Cristo ella è presente già prima ‘della creazione del mondo’come colei che il Padre ha scelto come Madre del suo Figlio nell’incarnazione -ed insieme al Padre l’ha scelta il Figlio,affidandola eternamente allo Spirito di santità” Maria cioè è stata amata da Dio fin dall’eternità e predestinata a diventare la Madre del Verbo fatto carne.
In Lei trovano compimento le antiche promesse.E’ lei la primizia della creazione nuova,la ralizzazione
dell’alleanza,la pienezza delle grandi vocazioni dell’Antico Testamento.Lei,che primeggia “ tra i poveri e gli umili del Signore,che con fiducia attendono da Lui la salvezza”(LG 55)diventa il vero tabernacolo della presenza di Dio tra gli uomini. Terra vergine,tutta aperta all’azione dello Spirito,Maria accoglie l’incredibile dono del Padre con disponibilità totale: “Eccomi…fiat”. E il Verbo si fa carne e viene a porre la sua tenda in mezzo a noi.
Maria aveva già un suo progetto di vita:promessa sposa di Giuseppe,come le altre fanciulle di Nazaret,si preparava a condurre una normale vita di famiglia .La “chiamata” di Dio,che sconvolge in un certo senso tutti i suoi piani,non la turba.Il suo cuore esulta di gioia nel compimento del disegno d’amore del Padre.
Anche la nostra vita è un piccolo frammento di questo stupendo disegno di cui scopriremo la bellezza solo nell’eternità.Come per Maria,anche per noi Dio ha un suo progetto ,anche a noi fa i suoi piccoli annunci,attendendo con infinita pazienza la nostra risposta,il nostro sì.Egli non ci impone mai la sua volontà,ma aspetta il nostro assenso.Quante volte i suoi appelli restano senza risposta!
Siamo nell’anno centenario della morte di S.Teresa di Gesù BambinoGrande innamorata del mistero dell’infanzia di Gesù,ella lo fu anche della Madonna,cui volle dedicare uno dei suoi ultimi canti.Nel corso di queste nostre brevi meditazioni ne citeremo qualche passo,chiedendo alla nostra Sorellina di aiutarci ad amare Gesù Bambino come seppe farlo lei. A proposito dell’Annunciazione ella,rivolgendosi a Maria,esclama:
“Sì,amo te,Maria,nel confessarti/ serva di Dio,che innamori per la tua umiltà./Questa virtù nascosta ti rende onnipotente/ e attira nel tuo cuore la Santa Trinità…/O beneamata Madre,sebben piccola sia/possiedo come te in me l’onnipotente./Ma non tremo vedendo la piccolezza mia:/I beni della Madre non son pur del figlio?”.

C.S.


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